Per me la cosa più bella che ci possa essere è aiutare il prossimo; per questo motivo ho deciso di specializzarmi come terapista marziale.
Il mio principale obiettivo è quello di trasmettere calma e sicurezza e mettere la persona a proprio agio; infatti inizio sempre la seduta con una bella chiaccherata e, dopo un primo checkup visivo, cerco di capire cosa sia più indicato fare in base alle sue condizioni.
Se il soggetto è molto stressato e ansioso o se soffre di insonnia oppure è debilitato, lo aiuto a rilassarsi respirando assieme a lui e insegnandogli tecniche di Qi Gong, cioè “movimenti lenti associati a una respirazione diaframmatica”.
Se invece la persona che ho di fronte ha subito interventi importanti, cerco di fargli riacquisire fiducia in se stesso, sopratutto nel suo corpo, magari con un combattimento lento e controllato.
Ancora, se il paziente è affetto da una malattia degenerativa provo a fargli fare movimenti asincroni in modo da stimolare circuiti celebrali che difficilmente si realizzano nei movimenti quotidiani; qui viene in aiuto il Tai Chi Chuan.
Con la pratica del Tai Chi Chuan e della meditazione “Qi Gong” aiuto chi ha bisogno di affrontare, alleviare e, in alcuni casi, sconfiggere parecchie patologie, tra cui:
Riabilitazione post operatoria
Stress, ansie e attacchi di panico
Dolori articolari
Insonnia
Parkinson
Fibromialgia
Dal 2018 sono orgoglioso di collaborare come volontario Martial Arts Therapist con il KKC Kids Kicking Cancer presso l’ospedale S. Matteo di Pavia nel reparto di Oncoematologia Pediatrica
Articolo del M° Filippo Scimone Panajia con la collaborazione di Alberto De Bettin